Scheda informativa
Esigenze
Periodo di fioritura
Caratteristiche
Piantare correttamente
Pennisetum
Il Pennisetum alopecuroides porta l'eleganza nel giardino con i suoi steli delicati e le graziose spighe di fiori, che diventano particolarmente belle dalla fine dell'estate al tardo autunno. Le sue soffici infiorescenze oscillano al vento e creano suggestivi giochi di luce.
La pianta è originaria dell’Asia (Giappone, Corea, Cina) e dell'Australia e si trova nei nostri giardini solo dalla metà del secolo scorso. La varietà “Hameln” è particolarmente apprezzata diventa attraente soprattutto a fine stagione, ideale per il giardino autunnale. Le foglie ingiallite abbinate alle spighe, che cambiano anch'esse colore, emanano un fascino molto speciale in ottobre e novembre. La gamma dei colori del Pennisetum “Hameln” varia dal viola al giallo, fino al marrone rossastro.
Il Pennisetum ha anche altre grandi varietà da offrire, come quelle con spighe scure "Moudry", la varietà "Firework", che colpisce per le sue spighe di fiori rosa-rosso, o la varietà a crescita verticale "Magic". Per giardini o terrazzi con poco spazio c’è “Little Bunny”, compatta e poco ingombrante, molto adatta alla coltivazione in vaso.
Questa splendida graminacea ama vivere in un luogo soleggiato e caldo, dove il suo sviluppo è rapido e rigoglioso sia nel corso della stagione che negli anni. Tutti i tipi di Pennisetum hanno bisogno di un terreno ricco di fattori nutritivi e permeabile, senza ristagno di acqua. Se il terreno del tuo giardino è pesante e compatto, molto argilloso, prima di piantare il Pennisetum puoi allentarlo aggiungendo una buona quantità di sabbia, che favorisce la permeabilità e quindi previene i ristagni d'acqua.
La piantagione in aiuola
Il Pennisetum va piantato in primavera. Per preparare in modo ottimale il terreno, è meglio lavorarlo aggiungendo concime organico, che favorisce la radicazione.
Il Pennisetum non va piantato troppo superficialmente: se il pane di radici è in profondità, potrà crescere bene. Poiché viene spesso piantato insieme ad altre piante perenni o altre graminacee, è importante mantenere una distanza sufficiente dalle altre piante: occorre quindi prestare attenzione alle informazioni sull’etichetta o a ciò che suggerisce il vivaista al momento dell’acquisto, perché le dimensioni e la larghezza possono variare a seconda della varietà. Il Pennisetum è molto bello anche come pianta solitaria: un ciuffo isolato, in un vaso o nel prato, può creare un punto di attrazione per lo sguardo.
La piantagione in vaso
Le varietà di dimensione contenuta e a crescita compatta sono particolarmente adatte per la coltivazione in vaso, che porta in terrazzo un accento molto elegante e naturale. Occorre però considerare che le radici del Pennisetum richiedono spazio sufficiente per svilupparsi nel tempo. A questo scopo, occorre scegliere un contenitore ampio e profondo almeno 40 cm. Poiché la chioma può diventare piuttosto pesante, scegli un vaso anch’esso pesante, per esempio in terracotta, altrimenti in caso di vento è facile che il contenitore possa ribaltarsi.
Per evitare ristagni d'acqua, i fori di drenaggio sono essenziali. Un accorgimento utile: stendere sul fondo uno strato di argilla espansa o di ghiaia, prima di procedere con il riempimento del contenitore. Questo sistema favorisce il deflusso delle acque di irrigazione o della pioggia, mantenendo le radici al sicuro dal rischio di marcescenze.
L'erba del Pennisetum è un'erba di stagione calda. Ciò significa che fiorisce abbastanza tardi in estate. L'erba con setole di piume ha un bell'aspetto, specialmente in combinazione con altre piante a fioritura tardiva come echinacea, astro o anemoni autunnali. Tuttavia, se preferisci goderti qualcosa che fiorisce nella tua aiuola tutto l'anno, scegliete fiori a fioritura opposta. Rose, sedum, lavanda e bulbi a fioritura precoce sono buone opzioni. Sotto alberi e altri arbusti, invece, il Pennisetum non fa bella figura: da un lato è troppo ombroso, dall'altro sopporta meno bene la pressione delle radici e quindi non riesce a sviluppare appieno la sua bellezza. Inoltre, un grande albero ruberebbe la scena a Pennisetum.
Se ti piace comporre mazzi di fiori recisi o realizzare composizioni essiccate, le belle spighe del Pennisetum sono un ottimo ingrediente!
MANTENERE CORRETTAMENTE
Le cure per il Pennisetum
Questa graminacea è ideale per il giardino naturalistico a bassa manutenzione: ciò si manifesta anche nelle esigenze di irrigazione, che sono contenute e aiutano quindi a mantenere al minimo sia il lavoro che il consumo idrico. Nel primo anno dopo l’impianto è importante che il terreno resti costantemente ben inumidito. Nel corso dell’anno successivo, invece, l'uso dell'annaffiatoio diventerà meno frequente e i cespi che sono in giardino da qualche anno sono praticamente autosufficienti. Solo nei periodi molto caldi e asciutti dovrai fornire acqua.
La situazione è diversa per il Pennisetum in vaso: la necessità di acqua è notevolmente maggiore, poiché la zolla delle radici, specialmente nelle calde giornate estive, si asciuga velocemente e non può trovare riserve d'acqua più profonde nel terreno. È meglio controllare quanto è umido il terreno, tastandolo, e innaffiare se è asciutto. Nel periodo più caldo dell’estate, questo può avvenire anche ogni giorno.
Come tutte le graminacee ornamentali, il Pennisetum non ha bisogno di molto concime; sarà sufficiente fornire un concime a lento effetto al momento del risveglio primaverile.
In vaso è necessario concimare più frequentemente, altrimenti il Pennisetum non produce le sue belle spighe. Puoi usare anche un prodotto liquido ogni 12-15 giorni da aprile ad agosto.
Suggerimento: il fabbisogno di nutrimento è maggiore nelle varietà a grande sviluppo, che richiedono continuative per produrre molte foglie e steli di spighe.
Il taglio delle foglie secche non va fatto in autunno: per il Pennisetum come per tutte le graminacee ornamentali, il periodo giusto è la primavera, sia perché le foglie aiutano le radici a mantenersi protette, sia perché così è possibile apprezzare la bellezza del fogliame in inverno; anche se ingiallito e secco, quando è ricoperto da una delicata brina o dalla rugiada di fine autunno rimane affascinante!
Il momento ideale per la potatura è quindi l'inizio della primavera, prima che inizi la nuova crescita di foglie: utilizzando forbici da potatura ben affilate o cesoie da siepe a lama lunga, i gambi secchi vengono tagliati a circa cinque centimetri da terra. In questo modo la nuova vegetazione potrà crescere bene e riformare rapidamente uno splendido cespo ricco di spighe flessuose.
Alle nostre latitudini, la maggior parte delle varietà di graminacee sono resistenti e quindi adatte anche alla coltivazione in aiuola senza problemi di danni da freddo. Se vivi in una zona con inverno molto freddo, può comunque essere utile proteggere le radici con uno strato di paglia o foglie secche. Se la pianta subisce danni in inverno, ciò è solitamente dovuto alla troppa umidità: la protezione prima consigliata è utile anche per ridurre l’esposizione delle radici all’umidità. Inoltre, puoi legare insieme le foglie durante la stagione fredda.
Al momento dell’acquisto vale comunque la pena di informarsi sulla resistenza specifica della varietà scelta; alcune, infatti, possono essere più sensibili, e in quel caso conviene coltivarle in vaso spostandolo in inverno in un ambiente fresco ma non gelido, da novembre a marzo
Affinché la pianta conservi vigore e bellezza, dovresti dividerla ogni tre o quattro anni. Il momento giusto è in primavera, quando dal cespo si formano i nuovi germogli. Per dividere e moltiplicare, occorre estrarre la zolla di radici dal terreno e separare i singoli pezzi con una vanga o una paletta, per ottenere porzioni di radici che vanno trapiantate in substrato fertile e leggero o in grandi vasi, per rinnovare la bellezza e aumentare il numero di piante che possono decorare terrazzo e giardino.
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