Scheda informativa
Esigenze
Periodo di fioritura
Caratteristiche
Piantare correttamente
Piantare il fiordaliso
Il fiordaliso è uno dei fiori “dimenticati”. La specie selvatica Centaurea cyanus, infatti, era un tempo molto comune in campagna; fa parte della flora spontanea italiana. A giugno, nei campi di grano, formava delle bellissime macchie blu. Oggi l’agricoltura industrializzata fa largo uso di diserbanti, e la selezione delle sementi di grano ha anch’essa contribuito a far scomparire del tutto questo fiore dai campi. Del genere Centaurea esistono in Italia numerose specie, alcune sono diffuse lungo l’arco alpino e appenninico; alcune specie, come il fiordaliso unifloro (Centaurea uniflora) sono ormai rare e sono incluse nell’elenco delle specie protette.
Anche nei giardini, oggi, il fiordaliso è assai poco usato; la sua diffusione è invece ancora presente nei giardini inglesi. Da sempre i britannici hanno dedicato attenzione a questo fiore, ottenendo numerose varietà con colori diversi; ne esiste anche una varietà rossa, “Red Boy”, una porpora, “Mauve Boy”, e una di colore quasi nero, “Double Ball Black”. Coltivare il fiordaliso è facile: è una delle specie più indicate per il giardinaggio sostenibile perché è resistente, poco esigente e poco sensibile al caldo intenso.
Per avere il meglio dal fiordaliso occorre un posto in pieno sole: è una pianta molto adattabile che ama il caldo. È meglio scegliere un luogo riparato in modo che il vento e le intemperie non possano danneggiare i fusti lunghi e sottili. Tieni presente che il fiordaliso ha steli alti e sottili che non rendono al meglio se la pianta è coltivata da sola; la sua posizione ideale è in gruppi misti di fioriture annuali o perenni, si mescola bene con altre specie amanti delle posizioni calde e soleggiate.
Il fiordaliso ha poche esigenze e si accontenta anche di terreno relativamente povero, purché sia ben drenato; le sue radici non amano restare in suolo costantemente bagnato. Puoi coltivare il fiordaliso partendo dalle piantine pronte, ma non è facile trovarle; più semplice e sicura è la semina. Il fiordaliso ha semi piccoli che vanno stesi su uno strato di terriccio leggero, meglio se miscelato a una parte di sabbia; vanno coperti con uno strato sottile e bagnati con delicatezza. Il periodo di semina è a fine inverno quando le temperature sono già abbastanza miti: al Nord da metà aprile; al Sud e lungo le coste con clima mite, anche già in febbraio.
Puoi seminare i fiordalisi in più momenti e in luoghi diversi del giardino; in questo modo ti assicuri più momenti di fioritura, dalla tarda primavera alla fine dell’estate.
Mantenere correttamente
La cura del fiordaliso
Pianta in grado di sopravvivere in natura e nei prati, il fiordaliso fa a meno di irrigazioni quando è allo stato spontaneo, ma in giardino si vuole naturalmente ottenere il meglio. Irrigazioni moderate saranno consigliabili soprattutto nel periodo più caldo, per aiutare la pianta a non fermare la fioritura e anche per mantenere al meglio il suo fogliame. Se hai un sistema di irrigazione a goccia, per il fiordaliso regolalo in modo che il terreno si mantenga solo leggermente umido, non fradicio. Non bagnare il fogliame se innaffi con il tubo o l’innaffiatoio: cerca di bagnare solo la terra vicino al fusto per far scendere l’acqua verso le radici.
Il fiordaliso è una pianta frugale che si accontenta di poco. Ma se ami avere tanti fiori è meglio concimare il tuo fiordaliso ogni 2-3 settimane con COMPO Concime per Piante Fiorite con Guano che aiuta a conservare vigore e bellezza e a continuare la fioritura fino a settembre, quando il clima più fresco chiama di nuovo la pianta al vigore che aveva a fine primavera: produrrà ancora fiori, spesso di colore più intenso.
La semina è consigliata ogni anno, ma se il fiordaliso ha trovato un posto adatto nel tuo giardino si risemina da solo. I fiori sono molto belli anche recisi; raccogli i fiordalisi la mattina presto per creare mazzolini con altri fiori di stagione. L’estratto di fiordaliso viene utilizzato in cosmetica per la preparazione di tonici per il viso; si trova anche come ingrediente funzionale in gocce oculari (colliri).
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